Il progetto nasce da una forte legame con l’identità del luogo. La volontà progettuale è stata quella di creare un legame tra la storia dell’area caratterizzata da una forte preesistenza di archeologia industriale della Cartiera e il pittoresco borgo di Collodi. L’antica cartiera viene spogliata da tutte le superfetazioni presenti e viene riscoperto l’originale impianto, così come individuato nel catasto Leopoldino. Il progetto nasce con l’intento di preservare l’immagine iconografica del luogo e pertanto si contraddistingue per un’architettura prevalentemente ipogea. La nuova biblioteca e tutte le funzioni connesse si collocano all’interno di una piastra funzionale caratterizzata da un insieme di corti e percorsi, con un gioco di affacci e vedute che permettono al visitatore di scoprirla in modo divertente.