La nuova cantina di Loppiano ad Incisa Valdarno nasce immersa all’interno della campagna tra gli oliveti e i vigneti delle sue Terre. L’idea di progetto scaturisce dall’unione delle esigenze funzionali della cantina e dalla morfologia del luogo in cui si deve inserire. La struttura del fabbricato diventa un’opera capace di segnare la presenza e la missione della cantina ed il suo impatto iconografico, seppur legato all’ambiente, rende la costruzione un segno riconoscibile nel territorio. La proposta progettuale nasce dalle geometrie dei filari di viti e nei segni della natura, l’unico vero carattere del luogo.  La proposta tende a relazionare le caratteristiche del paesaggio ed il sistema dei segni naturali con le leggi dell’intervento artificiale. L’impianto privilegiato per la risoluzione di tali relazioni contestuali è la configurazione lineare che, tramite l’alternanza di trame verdi e edilizie, fasce di luce ed ombra, definisce spazi aperti e trasparenti, tra i quali si inseriscono aree naturali.

Nella cantina vi è una compenetrazione degli spazi aperti, in un paesaggio esterno che entra nell’edificio, non fisicamente ma piuttosto come idea di continuità ed apertura spaziale. La forma che ne emerge è semplice ma articolata allo stesso tempo: una distribuzione lineare e verticale delle funzioni principali nasce all’interno di un edificio complesso in cui spazi chiusi e spazi aperti si susseguono in una continua connessione spaziale.

Il progetto cerca di creare un continuo legame con la natura circostante, che penetra all’interno dell’edificio attraverso grandi corti vetrate, una struttura in legno, tetti verdi e viti rampicanti. La cantina e le sue vigne diventano un unico ambiente, un luogo in cui poter curare il vino sin dalla nascita e fino alla vendita, permettendo di apprezzare ciò che la circonda: le terre del Valdarno, che sono riuscite a mantenere il loro fascino e la loro vera natura.